LGNET: INTERVENTI PER LA REALIZZAZIONE DI RIFUGI PROTETTI E DI CO-ABITAZIONE SOLIDALE PER SITUAZIONI D’EMERGENZA
A febbraio 2021 il Comune di Trieste ha dato avvio il progetto LGNet Emergency Assistance. Le attività progettuali, hanno un duplice obiettivo; l’inclusione sociale e l’accompagnamento socio-educativo all’autonomia abitativa destinate a persone migranti in difficoltà.
Per quanto riguarda l’inclusione sociale, Il progetto è stato implementato affidando alla cooperativa La Quercia il servizio di accoglienza in bassa soglia, per garantire ai nuclei familiari (anche unipersonali) in grave difficoltà l’utilizzo di una foresteria (che può ospitare fino a 20 persone) in attesa di avere gli strumenti necessari per la ricerca di una sistemazione in autonomia. Per quanto riguarda i servizi di accompagnamento socio-educativo all’autonomia abitativa per adulti, il progetto è stato affidato alle cooperative Duemilauno Agenzia Sociale e CLU Lavoratori Uniti Franco Basaglia che prevede come prestazione principale quello del servizio di orientamento e consulenza.
Il servizio di accompagnamento socio-educativo è rivolto ad una platea di 50 nuclei familiari di migranti soggiornanti sul territorio, con una attenzione specifica alle persone maggiormente vulnerabili. Gli interventi possibili da porre in essere sono: la tutela psico-socio-sanitaria; l’orientamento all’autonomia abitativa (che include anche un eventuale monitoraggio economico, per far comprendere al migrante come gestire al meglio le risorse economiche di cui dispone); l’orientamento e l’accompagnamento alla formazione professionale e all’inserimento lavorativo; l’orientamento e l’accesso ai servizi del territorio; l’orientamento e l’accompagnamento all’inserimento sociale.
Si è creata una rete tra i servizi sociali del Comune, le cooperative di cui sopra, altri Enti del Terzo Settore che operano sul territorio per aiutare le persone in difficoltà per gestire le varie problematiche. Gli assistenti sociali e gli educatori coinvolti sono riusciti a supportare i beneficiari in modo pro-attivo, affiancandoli nella gestione di problematiche di diversa natura e gravità.
È emerso che una delle problematiche più impattanti nella vita quotidiana di molti migranti, è l’analfabetizzazione o/e l’inadeguata conoscenza della lingua italiana. Il problema, con varie sfaccettature, incide anche sul rapporto genitore -figli e sull’andamento scolastico e sulle relazioni sociali dei figli dei migranti. Molti migranti, a causa della inadeguata conoscenza della lingua italiana, vengono sfruttati da chi offre loro un lavoro, hanno difficoltà nell’espletare le pratiche burocratiche, hanno difficoltà ad accedere ai servizi sanitari. Gli educatori di Duemilauno Agenzia Sociale e CLU Lavoratori Uniti Franco Basaglia hanno supportato le persone nella comprensione e nella gestione dei problemi di ogni giorno. Le hanno aiutate a capire come accedere ai servizi sanitari, hanno creato tra i migranti stessi reti di mutuo aiuto per il babysitteraggio, così da permettere alle mamme di lavorare o frequentare corsi. Hanno supportato i bambini nella frequenza scolastica, spesso fatta in DAD, hanno aiutato alcuni migranti nella ricerca di un lavoro, e alcuni di questi sono riusciti a trovarlo.
Duemilauno Agenzia Sociale e CLU Lavoratori Uniti Franco Basaglia hanno organizzato corsi di italiano e a breve organizzeranno laboratori per l’apprendimento di conoscenze utili alla vita di ogni giorno (vd. laboratori di informatica). Dall’esperienza fin qui percorsa, è emerso che: la ricerca e l’insegnamento dell’autonomia abitativa e all’inclusione sociale non è cosa facile, ma il Comune di Trieste insieme ai migranti sta provando a traguardare ogni obiettivo prefissato, mettendo in pratica esperienze passate e nuove certi che la strada si percorre un passo per volta.