DIABETES PATIENT SUMMIT: OGGI LA SECONDA GIORNATA

Si conclude oggi dalla Sala Conferenze dell’ANCI il Diabetes Patient Summit, la due giorni organizzata da IBDO Foundation e dall’Intergruppo parlamentare “Obesità e Diabete”, con la collaborazione di ANCI Comunicare e il supporto non condizionato di Novo Nordisk, pre-evento dell’Italian Diabetes Barometer Forum. 
Cento anni fa una diagnosi di diabete di tipo 1 significava morte certa per i bambini. L’insulina cambiò rapidamente questo stato di cose, ma ci sono voluti molti più anni perché gli scienziati sviluppassero quella comprensione della patologia che avrebbe portato ad esiti e qualità della vita migliori per le persone che convivono con il diabete.
Dopo 100 anni, il diabete continua ad essere una storia di bisogni sociali e individuali insoddisfatti: nel 2000 si stimava che al mondo vi fossero 151 milioni di persone che convivevano con il diabete1. Oggi, si stima che il 9,3% degli adulti 463 milioni di persone convive con il diabete. Quel numero è stato già superato di 25 milioni nel 2020. Senza un intervento, il numero di persone che convive con il diabete potrebbe superare 700 milioni entro il 2045.
Nonostante questa evoluzione degli ultimi 100 anni non tutte le persone con diabete riescono ad accedere alle cure e ai nuovi trattamenti: disparità di trattamento e mancato accesso alle cure permangono al giorno d’oggi. L’innovazione continua è fondamentale per affrontare le sfide significative che il diabete presenta oggi e nel futuro e per permetter una vita normale.
Nella prima sessione della giornata, alcuni protagonisti si raccontano e narrano il loro viaggio della vita con una compagna speciale, l’insulina. 
La convivenza con la malattia, la ricerca del giusto equilibrio, il vissuto del nucleo familiare, la conoscenza delle peculiarità di questa condizione così da poterle gestire, la riduzione dei possibili limiti alla normale vita quotidiana, governando la malattia, e vincendo le sfida più grande il benessere quotidiano. 
La seconda sessione vuole invece catalizzare l’attenzione sulla semplificazione di comportamenti, cura e accesso alle cure.
Convivere al meglio con il diabete, evitandone le complicanze, è la mission della campagna “Non complicarti il diabete”.
Con i corretti stili comportamentali è più facile affrontare al meglio la vita con il diabete tipo 2: il dialogo con il medico, le attività educative e quelle informative supportano il paziente in questo viaggio.
Se l’equilibrio nello stile di vita è importante, la corretta alimentazione, l’attività fisica, il benessere psicologico, l’accettazione e l’aderenza alla terapia sono elementi fondamentali per vivere meglio la malattia. 
La terza e ultima sessione, punta a sfatare i falsi miti e a promuovere il diritto alla corretta informazione e lotta alle fake news.
Oggi più che mai è necessario porre l’accento sull’importanza di un’informazione veritiera e certificata, soprattutto quando la ricerca online è diventata la soluzione più immediata per i cittadini.
Il Covid-19 ha accelerato il dibattito sul tema diabete, lasciando emergere le paure, i dubbi e le incertezze dei malati. Le difficoltà che si riscontrano nell’accesso alle cure possono rendere più difficile il controllo e la gestione della malattia, sottovalutandone oltremodo i rischi.

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